01.03.2016
perchè la Grafica…
All’interno dell’Infoshop c’è uno spazio dedicato alla creazione di un’immaginario, attraverso un laboratorio di grafiche cartacee e serigrafie per magliette. Le immagini realizzate sono visibili, acquistabili o scambiabili nei giorni di apertura della Fucina.
La narrazione del presente è il metodo indispensabile di cui ci dotiamo per dare corpo all’immaginario, quell’insieme di rappresentazioni della realtà che attivano catene cognitive, comportamentali, mitopoietiche che possono generarsi al di là dei limiti del linguaggio verbale e delle griglie interpretative culturali ed educative.
L’immaginario è uno strumento immediato e potente perché utilizza gli stimoli e le modalità delle forme di vita che attraversiamo, perdendo ogni possibilità di impressionare quando non ha una storia da narrare. Uno spazio infinito senza centro e ordine se non quello del desiderio e bisogno con cui leggiamo e viviamo il reale; uno spazio infinito di azione reciproca, di proiezione condivisa di mondi.
La narrazione deve parlare di quale presente stiamo vivendo, deve saper leggere, senza fumo negli occhi, quali sono le tendenze del reale. Per fare questo deve dotarsi di uno strumento in perenne divenire: linguaggio e vocabolari differenti, molteplici, calati nel presente, che sappiano risignificare espressioni, dare valore aggiunto a frasi di altri momenti e coniare, solo se necessario, parole fluide e malleabili.
Solo ad una lettura profonda può seguire una narrazione altrettanto reale, spessa ed efficace.
La potenza dell’immaginario è insita nel suo saper essere racconto ma allo stesso tempo proposizione; in questo modo sposta l’attenzione dalla discussione a l’azione.
L’immaginario oggi permette di parlare e leggere il presente attraverso il completo rovesciamento dei mezzi del capitalismo e della globalizzazione che si è sviluppata molto più attraverso mezzi visuali che la parola scritta o parlata. L’immaginario del potere impone una serie di immagini per plasmare scelte e comportamenti, la tendenza dell’immaginario è raccontare il presente considerando le funzioni autoriflessive della mente, la corporeità sensibile nel suo aprirsi e prendere posizione rispetto alla macchina globale. Il rovesciamento permette di sfruttare una situazione attuale dove mutazione delle forme comunicative e dominio delle vite e persone non hanno nessun tipo di collegamento. Il dominio eroso, eluso, distrutto, la mutazione attraversata, ascoltata, elaborata.
L’improvviso formarsi di un flusso di linguaggio e corporeità collettiva introduce la possibilità di un’altra temporalità, di un altro ritmo, un’altra modalità di relazione.