Fucina 62
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il grande gioco della guerra civile
Categories: General

15267847_1423153464379539_1471864748694002170_nIL GRANDE GIOCO DELLA GUERRA CIVILE

REGOLA N° 1
Fino a nuovo ordine, tutti i vostri diritti restano sospesi. Naturalmente, è meglio che conserviate l’illusione di continuare ad averne. Per questo, ci limiteremo a infrangerne uno alla volta, caso per caso.

REGOLA N° 2
Siate cortesi: non parlateci più di leggi, di Costituzione e di tutte queste suggestioni d’altri tempi. Da un po’ di tempo, come avrete notato, abbiamo approvato leggi che ci pongono al di sopra della legge e di qualsiasi cosa rimanga di questa fantomatica Costituzione.

REGOLA N° 3
Voi siete deboli, isolati, disorientati e sopraffatti. Noi siamo numerosi, organizzati, forti e preparati. C’è chi dice che siamo una mafia. È falso. Noi siamo LA mafia, quella che ha sbaragliato tutte le altre. Noi soli possiamo proteggervi dal caos del mondo. È per questo che ci piace farvi sentire deboli e insicuri. È grazie a questo scenario che i nostri loschi affari continuano ad essere redditizi.

REGOLA N° 4
Per voi il gioco consisterà nel fuggire, o per lo meno nel tentare di fuggire. Per fuggire intendiamo tentare di superare il vostro stato di dipendenza. La verità è che, in questo momento, voi dipendete da noi in ogni ambito della vostra vita. Mangiate ciò che produciamo, respirate quello che inquiniamo, siete alla nostra mercé al minimo mal di denti e, soprattutto, nulla potete contro la superiorità assoluta della nostra polizia, alla quale abbiamo conferito pieni poteri, a dirla tutta, sia per quanto riguarda l’azione che per quanto riguarda le valutazioni.

REGOLA N° 5
Non sarete in grado di fuggire soli. Perciò, dovrete iniziare a costruire la solidarietà necessaria. Per rendere il gioco più difficile, ci siamo organizzati per liquidare tutte le forme autonome di socialità. Solo al lavoro è permesso permanere: la socialità sotto controllo. Per voi, pertanto, la questione è riuscire a fuggire dal lavoro – tramite il furto, l’amicizia, il sabotaggio e l’autorganizzazione. Ah, un’ultima cosa: da ora ogni mezzo di fuga è un crimine.

REGOLA N° 6
Non smetteremo mai di ripeterlo: i criminali sono nostri nemici. Di conseguenza, dovete prima di tutto mettervi in testa quanto segue: i nostri nemici sono criminali. In quanto potenziali disertori, ognuno di voi è di conseguenza un potenziale criminale. Questo è il motivo per cui è meglio che teniamo una lista dei numeri che avete chiamato dal vostro telefono, che il vostro cellulare ci permetta di localizzarvi in ogni momento e che la vostra carta di credito ci dia modo di conoscere al meglio le vostre abitudini.

REGOLA N° 7
Nel nostro giochino, coloro che abbandonano il loro isolamento sono quindi chiamati “criminali”. E quelli che avessero l’audacia di contestare questa situazione, li chiameremmo “terroristi”. I secondi possono essere uccisi in ogni momento.

REGOLA N° 8
Siamo consapevoli del fatto che la vita nei ranghi della nostra società contiene all’incirca quel po’ di gioia che potrebbe dare un viaggio in metropolitana; che la ricchezza prodotta finora dal capitalismo è risultata solo in una desolazione universale; che il nostro ordine ormai mangiato dai vermi non ha altri argomenti al di là delle granate stordenti che lo proteggano. Ma che possiamo farci – è così che funziona! Vi abbiamo disarmati mentalmente e fisicamente ed ora abbiamo il monopolio su tutto ciò che vi abbiamo negato: violenza, complicità ed invisibilità. Francamente: se voi foste nella nostra posizione, non fareste lo stesso?

REGOLA N° 9
Conoscerete la prigione.

REGOLA N° 10
Non ci sono ulteriori regole. Tutte le mosse sono consentite.

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